A proposito di confronto di spese della politica

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A proposito di confronto di spese della politica

In questi giorni, sfogliando la rivista “Vivere”, mi ha colpito il titolo di un articolo a firma di Mirko Nuzzolo: “Chi fonda un partito trova un tesoro”. Riprendo solo tre dati. Complessivamente in Italia, sommando contributi diretti con stipendi e pensioni di deputati e senatori, si spendono 615 milioni di euro all’anno, sei milioni di più della somma delle spese di Germania e Francia. I movimenti politici in Italia ricevono ogni anno rimborsi elettorali e contributi ai gruppi parlamentari per circa 254 milioni di euro, una volta e mezza quello che prendono i partiti tedeschi, due volte quello che prendono gli spagnoli, tre volte quello che prendono i francesi e 32 volte quello che ricevono gli inglesi. E il bello è che tutti i partiti prendono dal 61% al 90% in più di

quello che spendono, il resto se ne va tutto in investimenti in diamanti, ville e spese pazze. Almeno andasse per preparare politici capaci di legiferare e governare, invece abbiamo una classe politica abile specialmente a catturare voti da una popolazione che si lascia facilmente abbagliare da promesse o da regalie o privilegi personali o di gruppo. Ci viene detto che ‘animali politici’ sono coloro che con chiacchiere più o meno improvvisate, o con illusioni rivendicative, riescono a comprare il nostro consenso. E ci hanno dato un ‘porcellum’ elettorale per cui non possiamo fare altro che eleggere chi viene scelto dai capi partito al cui cenno devono tutti, o quasi, essere intruppati. Di fronte al carico di debiti e di tasse che gravano sul popolo povero, non sentono il bisogno di riconsegnare il maltolto? Non sentono vergogna di difendere privilegi e paghe esageratissime, per poi portare molti di questi soldi nei loro paradisi (o inferni) fiscali? Fino a quando durerà questa palese ingiustizia? Attendiamo fiduciosi di vedere qualcuno o qualche partito porre qualche gesto che faccia rinascere la fiducia e la speranza in una classe politica che sia interessata a governare per il bene di tutti piuttosto che a curare e difendere i propri interessi.   (+ vescovo Adriano)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 24 del 17 giugno 2012