Avanti così, diventiamo amici

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Avanti così, diventiamo amici

Ti dice una frase e ti dà una lezione di vita. Papa Francesco è così, uno che ti entra dentro. Ho avuto modo di incontrarlo e parlargli spesso ultimamente: visita ad limina, CEI, anniversario dell’ordinazione, giubileo della Diocesi. Alla mia provocazione sulla fatica del ministero ha risposto lapidariamente: “Io lo faccio con allegria!”.

All’invito che gli ho fatto proprio mercoledì di passare anche da noi come gli altri papi hanno fatto nelle altre diocesi del Veneto, ha risposto dimostrando di conoscere la nostra terra e di apprezzarla, scherzosamente per glissare sul discorso, per le grappe del Veneto.

Avrei voluto portare con me sul palco i miei preti presenti all’udienza, ma, nonostante le mie insistenze, è stato possibile solo per il vicario generale. Dopo averglielo presentato, al termine di uno scambio di battute sull’impegno che questo servizio richiede, ha rimarcato che se c’è intesa e collaborazione tutto diventa più facile. L’accento è sulla relazione, sul suo valore e il suo significato. Vale per tutte le situazioni, ecclesiali e sociali. Per cui mi sono sentito di dirgli: se andiamo avanti così, diventiamo amici.

Tutto in questo felice giubileo della Diocesi è stato improntato proprio sulla relazione. Mischiato tra la gente per offrire una parola o aiutare nell’organizzazione, o per fare una passeggiata ‘ by night’,  ho goduto di un approccio gioioso, confidenziale e familiare con tutti. Una bella occasione per i molti partecipanti, la cui numerosa presenza il papa ha notato, dai foulards arancione e dalle voci che si sono innalzate, sia quando è stata nominata Chioggia, sia quando io stavo davanti a lui per salutarlo.

Un grazie a quanti hanno partecipato all’udienza, al cammino che ci ha portati al passaggio della ‘Porta Santa della Misericordia’, alla tomba dell’Apostolo Pietro e degli altri papi, specie degli ultimi papi, e alla celebrazione dell’Eucaristia all’altare della Cattedra.

Fatica e gioia si sono mescolate, ma è prevalsa la gioia.

 + Adriano Tessarollo 

Dal settimanale diocesano “Nuova Scintilla” del 19 giugno 2016