Consolate, consolate il mio popolo… (Is 40,1)

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Consolate, consolate il mio popolo… (Is 40,1)

Scrutando le vicende politico-militari che stavano accadendo nell’impero babilonese dove il profeta era esule e animato dalla fede nel Signore, Isaia annuncia la fine imminente della schiavitù e la possibilità di poter ritornare in libertà nella terra natale: “Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è finita…”.

Parlando con molte persone percepisco il senso di smarrimento, spesso accompagnato da rabbia, per l’attuale situazione economica, sociale e politica. Ciò che provoca sconforto e perdita di fiducia è il fatto che non passa giorno che non vengano rivelate continue situazioni di scandali, di ruberie, di corruzioni, di iniqui privilegi, di ingiustizie, di evasioni, di soprusi, di sfruttamenti e devastazioni ambientali. E ciò fa pensare che altri annunci simili verranno anche domani e dopodomani, non appena si riuscirà a scoprire tutto ciò che ancora rimane nascosto. E dire che pareva che con la ‘seconda repubblica’ tutto ciò fosse finito; pareva che ‘mani pulite’ avesse posto fine a “tangentopoli”. Pareva che nuovi partiti dovessero dare un colpo d’ala alla politica! E invece ci è toccato e ci tocca assistere ad un incremento dei soprusi, al prevalere degli interessi personali e di parte rispetto al bene comune. È cresciuto il numero dei

cosiddetti ‘politici’ che siedono sugli scranni della politica, ma non è cresciuta una classe politica competente e onesta nel governare. Si sperava che le Regioni divenissero luoghi di amministrazione della cosa pubblica vicini alla gente e che potessero rendicontare alle loro popolazioni le loro scelte e spese di governo, fatte con competenza, equità e trasparenza! Invece sono cresciute a dismisura le spese, i privilegi e gli enti inutili, creati solo per sistemare i propri sostenitori. Purtroppo, spesso anche chi ha mansioni di semplice amministrazione è ‘politicizzato’, cioè deve facilitare o rallentare l’iter delle pratiche o autorizzazioni a seconda dei richiedenti o in base a tangenti. E qual è oggi il grande impegno dei partiti, dei politici e dei funzionari? Quello di difendere privilegi, vitalizi, stipendi e pensioni sfacciatamente sproporzionati rispetto alla condizione della stragrande maggioranza della popolazione e di ‘inventare’ astuzie e furbizie per riassicurarsi il consenso per continuare ‘la solita storia già vista in tutti questi anni’.

Aspettiamo qualcuno che rechi “buone notizie” a questo nostro popolo.

Quanti appartengono alla Chiesa sentano la responsabilità di mostrare la propria fede con lo stile di vita da essa richiesto.

L’anno della Fede riaccenda nel cuore del popolo anche la speranza. (+ Adriano Tessarollo)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 38 del 14 ottobre 2012