BREVE STORIA DELLA BIBLIOTECA
La Biblioteca diocesana di Chioggia, istituita ufficialmente nel 2005, deriva dalla fusione della Biblioteca storica del Seminario Vescovile con la Biblioteca della Basilicaneria, usata dai canonici della cattedrale. A questi due nuclei più antichi si sono aggiunti diversi fondi nel Novecento, giunti prevalentemente da donativi degli insegnanti del Seminario.
Il nucleo librario più antico è dovuto ai vescovi del Sei-Settecento Grassi, Benzoni, Civran, Peruzzi. In seguito alle soppressioni napoleoniche del primo Ottocento confluirono nuove serie di volumi di Teologia, Filosofia, Letteratura classica e straniera, Diritto, Scienze naturali, Biblica, Storia della Chiesa, Spiritualità.
Confluirono nel contempo nella Basilicaneria le biblioteche private dei canonici: Luca Ferro, Felice Carisi, Bartolomeo Bonaldo e Domenico Lisati, Girolamo Padoan, Caio Rossetti, Emilio Lanza; lo attesta la dicitura ex libris siglata a ricordo della precedente appartenenza.
Tra fine Ottocento e primo Novecento questi filoni s’infittirono e videro un completamento con nuove discipline come Patristica, Storia delle Religioni, Missiologia, Storia patria (clodiense e veneziana). Le nuove prospettive aperte dal Concilio Vaticano II, oltre ai filoni della Teologia Biblica e delle altre discipline teologiche, dilatarono la Biblioteca con alcuni altri settori più consoni alla modernità: Antropologia, Psicologia, Liturgia, Pastorale, Catechetica, Arte e narrativa contemporanea.
Col passaggio del Seminario teologico di Chioggia (1970) allo studio presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale – sez. Seminario di Padova – e del Ginnasio-Liceo alla Scuola pubblica (1977), l’aggiornamento bibliografico del deposito della Biblioteca è continuato più sul fronte delle enciclopedie che su quello delle monografie.
Se all’inizio dell’Ottocento la Biblioteca del Seminario contava poco più di 4.000 volumi, quando la stessa si è costituita come Biblioteca diocesana nel 2005 il Patrimonio librario assommava a 35.159 unità. Attualmente supera il numero di 50.000 unità, dei quali 36.123 inventariati con il software Isis-Biblio da Sergio Piva, Luisa Bordin e Giancarlo Gennari.
La Biblioteca conserva un notevole fondo di manoscritti provenienti dai lasciti di Carlo Bullo, Stefano Renier, Domenico Silvestro can. Dall’Acqua, Antonio M. Calcagno dall’abate Fabris, e una raccolta epistolare con lettere di Jacopo Vittorelli, Ugo Foscolo, Melchiorre Cesarotti, Clementino Vannetti e Giuseppe Olivi.
Sono confluite nella Biblioteca periodici e riviste quali: “La Civiltà Cattolica” dal 1850, il Bollettino Diocesano dal 1918, “Vita e Pensiero” dal 1914 al 1964, “Le vie d’Italia” dal 1922 e L’Osservatore Romano dal 1964. I periodici sono in fase di catalogazione.
Tale deposito librario è conservato in massima parte al primo piano dell’edificio della Biblioteca per prevenire gli insulti periodici dell’acqua alta, mentre continua l’opera di restauro delle edizioni più antiche, cinquecentine e antichi manoscritti.
Bibliografia: Giuliano Marangon, Biblioteca e Archivio della Diocesi di Chioggia, Ed. Fondazione Santi Felice e Fortunato, Chioggia 2005.